Che cos’è un titolo, se non la sintesi del tuo articolo? È la prima cosa che i lettori vedono, la porta d’ingresso al contenuto. Per questo motivo è fondamentale dedicargli il giusto tempo: scegliere con cura le parole significa dare il via a una lettura, costruendo fin da subito una promessa chiara e coerente con ciò che l’articolo offrirà. Un titolo ben fatto può fare la differenza tra un post letto e uno ignorato.
Capita spesso, però, che mentre si scrive un articolo l’argomento prenda una direzione diversa da quella immaginata all’inizio. È assolutamente normale. In questi casi, la soluzione è semplice: tornare al titolo e modificarlo affinché rispecchi fedelmente ciò che il lettore troverà nel testo. Non si tratta solo di coerenza, ma anche di rispetto nei confronti di chi legge.
Che parole scegliere per scrivere un buon titolo?
Scrivere un buon titolo richiede equilibrio. Deve informare, spiegando chiaramente di cosa parlerai, ma anche incuriosire e, se possibile, suscitare un’emozione. Non è un’operazione complicata, anche se può sembrarlo all’inizio: è una competenza che si affina con il tempo, osservando e facendo pratica.
Le fonti da cui trarre ispirazione sono ovunque. I titoli dei libri sono un ottimo punto di partenza, perché spesso condensano in poche parole tutto il senso di una storia. Anche le riviste sono perfette per questo scopo: sono costruite apposta per catturare l’attenzione rapidamente. E naturalmente, leggere altri blog, soprattutto quelli che ammiri, può essere estremamente utile. Osserva come gli altri scelgono le parole, che tono usano, quali emozioni evocano.
I vari tipi di titoli
Esistono diversi stili di titolo, e ognuno ha la sua efficacia a seconda del contesto. Ci sono i titoli che promettono un beneficio, ad esempio “Più tempo per te”, oppure “Impara l’inglese in 10 giorni”, capaci di attrarre chi cerca soluzioni semplici e immediate. Altri titoli funzionano perché offrono la soluzione a un problema, come “Come aiutare il tuo bambino a dormire meglio” o “Come superare la paura di parlare in pubblico”. Altri ancora puntano sulla curiosità e usano formule come “Scopri perché…” o “Sai cosa succede quando…”. E poi ci sono i titoli con i numeri, tra i più efficaci sul web: “5 idee per decorare casa in autunno”, “100 costumi di carnevale” o “3 modi per risparmiare senza rinunciare a nulla”.
Lunghezza del titolo
Un aspetto spesso sottovalutato è la lunghezza del titolo. Online, soprattutto su Google, i titoli troppo lunghi vengono tagliati, perdendo così parte del loro effetto. La soglia consigliata è di circa 60-65 battute. Un titolo breve è più facile da ricordare, si legge più rapidamente e ha maggiori possibilità di colpire nel segno. Se hai molte cose da dire, puoi sempre espandere il concetto nel primo paragrafo dell’articolo, che rappresenta una preziosa estensione del titolo stesso.
Parole chiave
Infine, non dimenticare l’importanza delle parole chiave. Inserirle nel titolo aiuta i motori di ricerca a capire meglio di cosa tratta l’articolo e migliora la tua visibilità. Se, ad esempio, il tuo post parla di “100 ricette con la zucca”, assicurati che l’espressione “ricette con la zucca” compaia nel titolo. La parola chiave è quella che riassume il contenuto e che, idealmente, si ritrova anche nel corpo del testo, nei sottotitoli e nei metadati.
Scrivere un buon titolo, quindi, non è solo un atto creativo, ma una strategia che unisce chiarezza, intuito e tecnica. Più ti alleni, più diventerà naturale trovare le parole giuste per catturare l’attenzione fin dal primo sguardo.